Il 30 maggio 2018, nel quadro della IPACK-IMA (29 maggio – 1 giugno), una delle fiere specializzate più importanti per la tecnologia di imballaggio e la tecnologia di processo, si è tenuta, per la prima volta, la conferenza internazionale SAVE FOOD. I relatori di grandi gruppi industriali, così come di piccole aziende, associazioni e organizzazioni non governative, hanno affrontato il tema: sprechi e perdite di generi alimentari nel campo internazionale, viste da diverse prospettive.
Dopo il grande Congresso SAVE FOOD, l’omonima iniziativa della FAO -Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, del Programma ambientale dell’ONU (UN Environment) e della Messe Düsseldorf, a fine maggio, ha avuto luogo a Milano un’ulteriore evento in programma.
“Come punto forte nel settore della trasformazione alimentare ed il confezionamento, la fiera IPACK-IMA, offre, nel quadro di una conferenza, un ambiente ideale per lo scambio di informazioni e la soluzione di controversie tra esperti”, dichiara Bernd Jablonowski, sulla SAFE FOOD - Responsabile Global Portfolio e Direttore Processing e Packaging della Messe Düsseldorf.
Dopo l’apertura della conferenza da parte di Enrico Aureli, Presidente dell’UCIMA – Associazione Italiana Costruttori Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio, e di Bernd Jablonowski, ha preso il via la prima sessione con la presentazione di Alberto Vacchi, Presidente del Gruppo IMA. Questa azienda molto attiva nel quadro dell’iniziativa SAVE FOOD, ha cofinanziato tra l’altro gli Studi della FAO effettuati in Africa. Ha seguito Stefan Glimm, Senior Executive Advisor di Flexible Packaging Europe, un membro di SAFE FOOD, impegnato in quest’azione sin dall’inizio. Ha messo in luce il ruolo del packaging come mezzo per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. Sonja Mattfeld, Partner e Direttore Regionale dell’Africa Orientale, ha poi riferito sul progetto SAVE FOOD Mango, che potrebbe servire da modello per casi aziendali simili, in altre regioni del mondo. FAO Agro-Industry Officer Robert van Otterdijk, ingegnere de agroindustria della FAO, si è occupato fin dall’inizio, allorché, quest’iniziativa è stata lanciata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, del ruolo del settore privato, al fine di ridurre gli sprechi e le perdite di beni alimentari, a livello nazionale.
La seconda sessione è stata dedicata alla pratica, tra l’altro con imprenditori di successo che hanno implementato idee intelligenti sulla perdita e lo spreco del cibo. È iniziata con una presentazione di Parag Gupta, Joint Secretary del Ministero Indiano per la lavorazione dei prodotti alimentari. Nella presentazione successiva di Fabio Moioli, Head of Consulting and Service presso Microsoft, si è focalizzato il ruolo della tecnologia, in particolare apprendimento automatico, Cloud-Computing, droni e reti (Network) ed il loro potenziale contributo alla soluzione di problemi.
La conferenza si è conclusa con la presentazione di Rahel Moges, fondatrice di Ethiogreen, un’impresa etiope del settore alimentare che ha riferito sulle sue esperienze pratiche.
13. Giugno 2018